Questa guida ti aiuta a comprendere i concetti e i passaggi necessari per la ricerca disciplinata del meno.
L’essenzialismo si concentra e si impegna sui fondamentali, invece di sprecare tempo, denaro o energia per i dettagli. Tende a rimuovere tutto ciò che non è importante e utile. Si ispira al principio del “Meno ma meglio”.
Per essere davvero produttivo devi mettere in pratica, in modo costante e disciplinato, il principio “Meno ma meglio“. Negli anni ’60 il capo designer della Braun Dieter Rams, di soli 24 anni, si ritrovò a dover progettare un giradischi. All’epoca i giradischi erano nascosti in mobiletti da salotto. Dieter, invece puntò all’essenziale e con il suo team progettò un giradischi lineare con un coperchio di plastica trasparente. Non si era mai visto prima un giradischi del genere, un oggetto decisamente rivoluzionario.
Per eliminare il superfluo ci volle tanto coraggio e tanta fu la paura e la perplessità sull’accoglienza che avrebbe ricevuto dai consumatori. Ma la nuova estetica fece così presa sul pubblico che con il tempo divenne lo standard di produzione dei giradischi. Per essere davvero produttivo devi ricercare in modo costante e disciplinato il “Meno ma meglio“. Per raggiungere una produttività straordinaria devi eliminare il superfluo e concentrarti sull’essenziale fermandoti continuamente a chiederti: “Sto investendo nelle attività giuste?“.
Per poter comprendere il motivo per cui tendi a desiderare cose di cui non hai bisogno, devi conoscere il cosiddetto “Effetto Diderot”.
L’Effetto Diderot afferma che quando otteniamo un nuovo possesso entriamo in una spirale di consumo che ci porta a desiderare sempre più. Finiamo così per acquistare cose di cui i nostri sé precedenti non avevano mai avuto bisogno per sentirsi felici o realizzati.
L’Effetto Diderot prende il nome dal famoso filosofo francese Denis Diderot, co-fondatore e scrittore dell’ Encyclopédie. Diderot divenne ricco dopo i cinquant’anni dopo una vita vissuta in povertà. Poco dopo esser diventato ricco, acquistò una bellissima vestaglia scarlatta. Da allora in poi tutto andò storto.
La vestaglia era così bella da sembrargli fuori posto rispetto al resto degli altri beni. Sentì così presto il bisogno di comprare cose nuove. Sostituì il tappeto con uno nuovo di Damasco. Decorò la casa con bellissime sculture e un nuovo tavolo da cucina.
Questo tipo di acquisti reattivi sono diventati noti come “Effetto Diderot”.
Abbiamo una naturale tendenza ad accumulare, aggiungere, costruire, e volere di più. Raramente cerchiamo di declassare, semplificare, eliminare, ridurre.
Vuoi che il tuo software sia più veloce e performante?
Elimina ogni riga di codice che non è essenziale.
Vuoi che il tuo smartphone sia meno lento?
Elimina le app che non usi.
Vuoi avere braccia più forti?
Smetti di sprecare energia in esercizi non adatti ai muscoli delle braccia.
Vuoi che più persone leggano il tuo blog?
Smetti di distrarli con annunci, pulsanti e widget.
George RR Martin è l’autore di best seller della serie fantasy “A Song of Ice and Fire “. Chi non conosce il primo libro della serie “Il Trono di Spade” trasformato nella famosissima serie omonima che ha avuto ben 13 nomination agli Emmy Awards?
In un’intervista ha dichiarato: “Scrivo ancora su una vecchia macchina DOS con WordStar 4.0, il Duesenberg del software di elaborazione testi – molto vecchio, ma insuperabile -. Non sono su Facebook. Non sono su Twitter.”
George “WordStar” Martin vende più libri di chiunque altro al mondo, ma per lavorare usa un computer che non può collegarsi a internet.
Nel 2009, Fred Stutzman era un dottorando presso l’Università del North Carolina e stava cercando di elaborare alcuni lavori importanti sulla sua tesi.
Il programma si chiamava Freedom è divenne presto virale.
Freedom è efficace perché pone un vincolo ai tuoi comportamenti. Non solo ti impedisce di raggiungere il web, ma elimina le tue opzioni , di conseguenza, fare la cosa giusta diventa molto più facile.
FASE 1. Quando abbiamo identificato e chiarito lo scopo, tutti i nostri sforzi hanno successo
FASE 2. Quando raggiungiamo il successo, ci guadagniamo la reputazione di “punti di riferimento”. Diventiamo quelli che ci sono sempre in caso di bisogno, e le opportunità aumentano.
FASE 3. Quando abbiamo più opzioni e opportunità, più richieste in termini di tempo ed energie, disperdiamo i nostri sforzi. Aggiungiamo sempre più cose da fare, nonostante siamo già pieni.
FASE 4. Ci distriamo dall’attività su cui dovremmo dare il massimo. Il successo finisce per indebolire proprio quella chiarezza che inizialmente ci aveva avvantaggiati. Ti ritrovi così a intraprendere costantemente la via indisciplinata del più.
Per applicare il principio “Meno ma meglio” alla propria vita e al proprio lavoro puoi utilizzare il Sistema Essenziale, ideato e illustrato da Greg McKeown nel suo libro “Essentialism” (tradotto in italiano con il titolo “Diritto al sodo“).
Prima di farlo però hai bisogno di acquisire il giusto mindset per “pensare” come un essenzialista.
La tua trasformazione comincia prima nella tua mente.
Acquisire il mindset “Meno ma meglio” è il passo necessario e fondamentale per raggiungere una produttività straordinaria.
Per sviluppare questo mindset devi partire da questi 3 assunti:
1. Il potere della scelta: Possiamo scegliere come impiegare le nostre energie e il nostro tempo.
2. La predominanza del “rumore”: Quasi tutto è solo “rumore”, mentre sono pochissime le cose che hanno davvero un valore eccezionale. 3. L’inevitabilità dei compromessi: non possiamo avere tutto né fare tutto.
Per poter applicare nella tua vita il principio ”Meno ma meglio” e ricercare costantemente la via disciplinata del meno puoi usare il Sistema Essenziale. Il Sistema si sviluppa in 3 fasi:
1. Che cosa trovo profondamente motivante?
2. In cosa sono particolarmente bravo?
3. Cosa risponde a un’esigenza significativa per il mondo?
“Le persone sono efficaci perché dicono “No”, perché dicono “Questo non fa per me” .” – Peter Drucker
Eliminare l’inessenziale significa dire NO a qualcuno e a qualcosa. Significa resistere alle aspettative degli altri. Non è solo una questione di disciplina mentale, ma anche di disciplina emotiva, necessaria per resistere alla pressione sociale.
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