In questo articolo diamo una rapida occhiata ai motivi per cui procrastiniamo.
Ci sono parecchie ragioni comuni, che sono fra loro collegate:
- Cerchiamo la gratificazione immediata. Pensiamo che rilassarci sul divano sia più piacevole, sul momento, che andare a correre. Leggere gli articoli di un blog è più semplice, sul momento, che leggere un classico e ci regala un piacere più veloce. Controllare la mail o Facebook è più facile che dedicarsi a quel progetto che stiamo rimandando da tempo, e ricevere una nuova mail o un commento su Facebook da un amico ci regala una gratificazione istantanea. Mangiare una fetta di torta al cioccolato è più piacevole, sul momento, che mangiare la verdura.
- Temiamo o detestiamo qualcosa. Può essere che non vogliamo scrivere un capitolo del nostro libro, perché ci sono alcuni problemi con ciò che abbiamo già scritto e non li abbiamo ancora risolti (spesso perché non ci abbiamo pensato). Oppure abbiamo paura di fallire, di sembrare ignoranti o stupidi. Spesso abbiamo paura dell’ignoto, una paura particolarmente potente, perché non la esaminiamo, resta in un angolo nascosto della nostra mente. Temere o detestare qualcosa ci spinge a rimandarla, a evitare perfino di pensarci, e a fare al suo posto qualcosa di facile e sicuro.
- È facile e privo di conseguenze immediate. Quando andavamo a scuola e l’insegnante ci controllava e ci rimproverava se non lavoravamo, eravamo propensi a lavorare (prima di imparare a ignorare i rimproveri, ovvio). Quando arrivavamo a casa, a volte non c’era nessuno che ci controllasse … così non c’erano conseguenze immediate se guardavamo la TV o giocavamo anziché fare i compiti. Certo, il giorno dopo avremmo preso un brutto voto, però era un evento del futuro, non del qui e ora. Lo stesso accade quando usiamo Internet o rimandiamo dedicandoci ad altre attività: la pagheremo poi, ma adesso nessuno si arrabbia con noi.
- Sovrastimiamo il nostro sé futuro. Spesso abbiamo una lunga lista di attività che pianifichiamo di svolgere, perchè pensiamo che in futuro faremo moltissimo. La realtà è di solito un po’ peggiore di quanto ci aspettassimo, ma questo non ci impedisce di pensare di nuovo che il futuro sarà diverso. Per la stessa ragione, pensiamo che vada bene rimandare, perchè lo faremo certamente dopo. Il nostro futuro sé sarà incredibilmente produttivo e concentrato! Eccetto che, il nostro futuro sé è anche lui pigro, tanto quanto il nostro sé attuale, sorpresa! E continua a non farlo. Uffa, questo futuro sé!
- Non siamo motivati. La procrastinazione può essere il modo in cui diciamo a noi stessi che non vogliamo proprio fare qualcosa. Forse non ci entusiasma, forse la detestiamo del tutto, forse non abbiamo riflettuto abbastanza all’inizio sui motivi per cui volevamo farla. La motivazione e la procrastinazione sono inversamente proporzionali: per vincere la procrastinazione spesso non dobbiamo fare altro che motivarci. Vedi il capitolo Precisa la motivazione.
- Inerzia. Cominciare qualcosa può essere difficile, soprattutto se sappiamo che ci farà bene, ma non abbiamo una ragione abbastanza convincente per fare il cambiamento. Può essere che tu preferisca la tua attuale attività (lavorare anziché allenarti, per esempio). Ti suggerisco di lasciar perdere quell’obiettivo se non sei così interessato a raggiungerlo … o di aumentare la motivazione.
Bibliografia:
– Ora, non poi! di Leo Babauta
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